Forme e fenomeni specifici vengono creati in determinati luoghi sotto l’influenza di varie forze e materiali in natura. Questo è chiaro e autoesplicativo. Ciò che è altrettanto chiaro ed evidente è che anche noi, che l’uomo fa parte della natura e che i principi naturali agiscono anche su di lui. È un detto ben noto che noi siamo ciò di cui ci nutriamo. Questo è vero per il corpo, e la ricerca ha dimostrato che è vero anche per la psiche, ma non dobbiamo dimenticare che è vero anche per lo spirito. Le influenze totali a cui ci esponiamo, a cui permettiamo di influenzarci, creano un sollievo di ciò che siamo alla fine, o almeno di ciò che sembriamo all’esterno. L’uomo è l’unico che può compiere uno sforzo cosciente per l’autorealizzazione e l’espressione di sé. La natura è lasciata all’influenza delle forze opportune, che possono avvantaggiare alcuni elementi danneggiandone altri. Il risultato è passivo dal punto di vista della natura. Ci sono cose che vanno oltre l’uomo. Non possiamo scegliere tutto ciò che ci accade, ma una persona può influenzare in modo significativo due cose. Il primo è che, nella misura in cui ha a disposizione, può scegliere a cosa vuole essere esposto e cosa vuole raggiungere, e il secondo è che può decidere come reagire a ciò a cui è esposto. o cosa gli è successo, anche se attraverso azioni più ampie di lui stesso. Il potere di autodeterminazione gli consente di farlo, ma sembra che a volte siamo troppo poco consapevoli di questi poteri così come del potere di influenza di ciò che ci circonda e di ciò di cui ci circondiamo, e non dovremmo esserlo, perché riguarda i nostri risultati, il panorama finale del nostro essere. È ragionevole riconsiderare l’impatto complessivo sul nostro spirito, anima e corpo delle influenze e delle scelte a cui siamo esposti, è saggio scegliere solo ciò che ci porta nella direzione in cui il nostro essere diventa un buon paesaggio. Su questo è particolarmente utile consultare Dio, che sa di che pasta siamo fatti (cfr Sal 103,14).